Il Corpo Bandistico "Elia Bassani" di Sarcedo è stato fondato nel 1891
dal Cavaliere Giuseppe Bassani, ricco agricoltore ed appassionato di musica
nato a Sarcedo. Non esiste nessun documento che attesti l'atto di
nascita: la data è sempre stata riportata pro-memoria per iscritto e assieme a
questa la successione dei maestri e dei presidenti del Corpo Bandistico.
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Cav. Giuseppe Bassani |
Per quanto riguarda i primi anni di attività le notizie
sono scarse; è probabile che Giuseppe Bassani avesse riunito attorno a sé
alcuni appassionati di musica e avesse procurato, tramite anche qualche
finanziamento privato, i primi strumenti musicali.
Da quanto detto, risulta evidente che Bassani fosse una
persona influente in paese (il che era anche una garanzia per la vita e lo
sviluppo della banda stessa).
È probabile che le prime riunioni del gruppo nascente si
tenessero in casa Bassani, per poi avere una sede stabile nel locale sottostante il Comune, sede che è rimasta quasi ininterrottamente fino al 1985. Attualmente la
Banda di Sarcedo dispone di una sede apposito, nel piano interrato delle Scuole
Elementari.
Il primo maestro fu Giacomo Zaltron di Thiene, che rimase
fino all'inizio della Prima Guerra Mondiale e in seguito a questa dal 1919 al 1925.
Nessuno
degli ex bandisti ancora in vita è stato allievo di questo maestro, comunque di lui
sono rimaste molte trascrizioni di marce e brani d'opera e soprattutto marce acquistate da altri
maestri, italiani e anche stranieri.
Molta musica manoscritta è proveniente da Foggia e risale
a due periodi: il primo si aggira intorno al 1880 ed il secondo attorno al
1910; fra questi due periodi il Maestro Giacomo Zaltron diresse anche nel 1901
la
banda di Montecchio Precalcino (successivamente scomparsa). A Sarcedo è molto probabile che Zaltron avesse
il compito sia di preparare gli allievi che di dirigere e la banda di Sarcedo arrivò, nel giro di circa vent'anni, ad un numero cospicuo che si aggirava sui 40 elementi.
Le poche
informazioni sulla banda di Sarcedo riguardanti il periodo che va dalla sua nascita alla
Prima Guerra Mondiale, si trovano nei Conti Consuntivi del Comune a partire dal
1896; da
quell'anno si trova generalmente questa dicitura:
«Bassani Giuseppe, Presidente
della Società Filarmonica di Sarcedo, compenso alla
Società Filarmonica per prestazioni in occasione della Festa Nazionale e della dispensa dei premi»
Il
fatto che compaia perla prima volta
nel 1896, questa voce sotto il
capitolo Spese generali (X), non significa che vi sia un
errore nell'anno di nascita della banda,
desunto dalle testimonianze orali, ma bensì che fossero
stati necessari ben 5 anni prima di
avere un discreto numero di musicanti preparati per partecipare a delle
manifestazioni pubbliche.
Altri motivi non ce ne sono, anche perché proprio nel
1891 era Sindaco di Sarcedo Elia Bassani, fratello del Presidente Giuseppe,
per cui gli aiuti economici per la partecipazione della banda alle manifestazioni
pubbliche non sarebbero potuti mancare.
Il Presidente Bassani rimase in carica fino al 1914 e
nel frattempo coprì cariche ben più importanti tanto che nel 1902 fu nominato
Sindaco di Sarcedo.
Nel 1924 ci fu a Sarcedo una manifestazione fascista in
occasione della nomina del primo podestà fascista, il Cavaliere Giacomo
Marchetti.
Una volta arrivato in paese, la gente si accorse che mancava
la
banda e nel giro di un'ora furono radunati diversi musicanti che cominciarono a
suonare «Giovinezza», l’inno a Roma ed altra musica di stampo fascista. Al
passaggio del Marchetti tutti gridavano "Evviva Giacomo primo Podestà fascista".
La repressione fascista era forte, tanto che in quegli anni la banda era
obbligata a suonare in tutte le loro manifestazioni.Un triste fatto accaduto nel periodo fascista riguarda il
famoso suonatore di basso in sib Nicola Franzan, soprannominato Nicola
Conte perché apparteneva alla famiglia dei Conti Franzan.
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Nicola Franzan |
Nicola Franzan nacque nel 1875, nella banda di Sarcedo ha suonato fino a 85 anni ed è stato uno dei fondatori del Corpo Bandistico di Sarcedo. Fu istruttore degli allievi nel primo e secondo dopoguerra, ed inoltre acquistò diversa musica di proprietà del Maestro Giacomo Zaltron, il quale rimase alla direzione fino al 1924.
Una volta la banda di Sarcedo andò a suonare per una
manifestazione fascista a Breganze e finita la manifestazione i musicanti
ritornarono a casa, tranne Nicola Franzan che rimase su insistenza di alcuni
fascisti, rassicurando che lo avrebbero portato a casa.
Era probabile che questi conoscessero le sue idee, quindi
espressero il desiderio che Nicola suonasse Giovinezza, alché Nicola Conte per nulla intimorito rifiutò. La reazione dei fascisti fu subito risolta: Nicola fu
colpito sotto l'occhio sinisitro con il manico di un pugnale. Franzan tornò
verso mezzanotte alla sua abitazione con il viso sanguinante ripromettendosi di fare una denuncia, cosa
che poi non fece per naturali motivi
di sicurezza personale.
Dal 1927
in poi, abbiamo una serie di notizie in più perché in
quell'anno entrarono nel Corpo Bandistico Luigi Thiella e Giovanni Garzotto. Dopo qualche anno entrarono
in banda anche Luigi Chemello, Francesco Grotto e Beniamo Angonese.
Proprio nel 1927 fu chiamato alla direzione del Corpo
Bandistico, un diplomato al Conservatorio «G.B. Martini» di Bologna, il signor
Baudino di Vicenza che rimase fino al 1939. Con il M° Baudino le prove venivano fatte alla domenica
mattina per circa due ore. C'erano allora degli esami di ammissione. Da
tutti gli ex-bandisti, risulta che il Maestro fosse preparato e preciso.
Tra la musica manoscritta rinvenuta compare più volte il
timbro del Patronato
Leone XIII; musica questa, evidentemente portata dal Baudino.
Il rapporto fra le due bande, quella del Patronato di
Vicenza e quella di Sarcedo, non si limitò allo scambio della musica in
quanto le due bande sfilarono in giro per la città di Vicenza in occasione delle manifestazioni
fasciste.
Nel 1928 si tenne a Vicenza un concorso bandistico dove
giunsero come finaliste
il Corpo bandistico di Sarcedo, la banda «Marzotto» di Valdagno ed il complesso strumentale «Città di Schio».
La banda di Sarcedo partecipò ad un altro concorso
bandistico a Thiene in occasione della festa di S. Giovanni nel 1930
assieme alle bande di Schio, Bassano e Vicenza, oltre a quella cittadina: la banda di Sarcedo si presentò con «La gazza ladra» e si qualificò al terzo posto.
Suonò inoltre in alcuni paesi limitrofi come a S. Giorgio e a Rozzampia per l'inaugurazione
della Chiesa.
Di
particolare rilievo come unica uscita dall'Italia, in
tutta la storia della banda
di Sarcedo, è il concerto tenutosi a Zara in Croazia nel 1932.
Dal 1936
al 1939 il Segretario Comunale, il sig. Bonollo, riunì un coro di circa 100 elementi
e lo unì alla banda; si eseguivano pezzi come «Inno a Roma», «Va' pensiero» e «O Signor dal tetto natio»; le esecuzioni
avvenivano prevalentemente nelle Piazze del paese e in Chiesa. Con
questa formazione di banda e coro furono vinti anche un primo premio a
Marostica ed un secondo premio a Recoaro Terme. Questi
concerti furono eseguiti sempre sotto l'abile direzione del M° Baudino, che
lasciò questo incarico proprio nel 1939.Per
alcuni mesi fu sostituito da un certo Maestro Rossi da Vicenza, che segnò solo
una parentesi per arrivare alla scelta del Maestro Ernesto Zaltron, figlio di
Giacomo.
Durante
la Seconda Guerra
Mondiale sembra che la banda fosse rimasta inattiva, ma è probabile che partecipasse, se pur
con un numero di bandisti ridotto, perlomeno alle Feste Nazionali e ad altre manifestazioni civili e religiose.
Nel
1951 fu deciso di dare un nome alla banda; fu proposto il nome di Giuseppe
Bassani, ma la figlia propose il nome del nipote Elia, per ricordarne il nome
perché ucciso misteriosamente nel 1945 a Longare.
Nel
1956 iniziò un periodo di crisi. In quel periodo di mancanza di soldi per
pagare un maestro, diresse in una occasione Beniamino Angonese, che divenne
Presidente della banda di Sarcedo nel 1966 (Beniamino
Angonese sostituì anche il Nicola Franzan nell'educazione degli allievi). La
crisi avutasi nel '56 si accentuò proprio quando venne a mancare nel '65 il Presidente
Lovison, e continuò fino al 1975.
Dal
1960 fino al 1985 diresse la banda di Sarcedo quasi ininterrottamente il
Maestro Antonio Tanesco di Bassano, che diresse anche le bande di Rosà, Bassano
e Nove, dalle quali provenivano in varie occasioni suonatori per rinfoltire
nelle manifestazioni più importanti la banda di Sarcedo. Ci
fu solo una parentesi nella direzione del M° Tanesco e, precisamente dal '67 al
'68 anno in cui diresse il M° Luciano Tavella. Il M°
A. Tanesco si caratterizzò nella sua lunga permanenza per gli arrangiamenti di
Canzoni e pezzi celebri, per la composizione di brani per banda, come la marcia
«Carmela», nonché l'armonizzazione
della marcia «Sarcedo» di cui esisteva solo la
melodia principale. Dopo
di lui, per motivi di salute fu chiamato alla direzione il M° Antonio Mendo che
rimase per tutto il 1985.
Successivamente ci fu il maestro Gregorio Guglielmi
che inizialmente ebbe diverse difficoltà soprattutto perché si trovava di
fronte persone più anziane di lui, ed inoltre perché era privo di esperienza
in materia di direzione bandistica. Nel 1991 si festeggiò il centenario dalla fondazione della banda e per l'occasione fu consegnato a ciascun membro una stampa con matrice in bronzo creata appositamente per il gruppo; sempre all'interno dei festeggiamenti fu creato il labaro da parata ancora oggi utilizzato per le sfilate più importanti: tale labaro fu inaugurato dal'ultima discendente diretta dei Bassani. Diresse fino al 2004.
Negli anni dal 2004 al 2012 si susseguirono alla direzione artistica Claudio Villanova da Lusiana, Luca
Dal Corobbo da Chiuppano.
Nel 2011 si sono organizzati concerti ed eventi di scambio culturale per festeggiare il 120° anniversario di fondazione, al quale ha partecipato anche la Banda folkloristica di Telve come ospite. Con l'occasione dell'anniversario Ezio Pigato ha compiuto una dettagliata ricerca fotografica inerente alla storia della banda, recuperando immagini di spartiti antichi, foto di manifestazioni e per la prima volta è stato possibile vedere il volto dei fondatori Bassani: parte del lavoro è possibile trovarlo nell'ottavo Quaderno storico di Sarcedo (per la visione clicca qui). Dal 2012 al 2020 il Corpo Bandistico è stato diretto dal Maestro Carlo Berlato Sella di Schio. Dal 2020 al 2022 dal Maestro Mattia Cogo di Borso del Grappa.
Il Maestro Cogo ha dovuto affrontare il difficile periodo COVID-19, durante il quale ogni attività musicale è stata sospesa; nonostante ciò, ha mantenuto saldo il gruppo e, in occasione dei festeggiamenti dei 130 anni dalla fondazione, nel 2021, sono stati organizzati concerti in collaborazione con la scuola di ballo Blue Dance Academy e la Banda "Monte Grappa" di Rosà che attualmente dirige. Per questi festeggiamenti, la sapiente mano del Maestro Cogo ha trascritto e risistemato alcune marce storiche della Banda (Sarcedo, Monte Grappa, Inno al Fante), originariamente composte e arrangiate dal Maestro Tanesco a metà Novecento, che sono state poi eseguite durante l'importante concerto di S. Cecilia.
La collaborazione con il Maestro Cogo si è conclusa nel 2022, lasciando la direzione artistica del Corpo Bandistico alla M. Monica Giust.